Corrado Castiglione, giornalista a “Il Mattino”, vive e lavora dov’è nato sotto il segno dell’Acquario. L’esordio narrativo in I racconti dell’Apocalisse (Sei, Torino 1996). Tra l’altro è autore del fresco di stampa digitale Transumanze (Amazon 2014).
Vedi Napoli e poi niente
Corrado Castiglione
Anno di pubblicazione: 2014
Nove racconti attraversano la città che dorme anche quando è sveglia in un viaggio a volte reale e altre immaginifico.
Bio Autore
Rassegna stampa
«Ha scritto dieci storie per raccontare la città che non si può raccontare, perché bisognerebbe solo viverla. Lui la vive e, nonostante le contraddizioni di lei, non smette di amarla. E, dopo articoli, inchieste e coraggiosi saggi, con Vedi Napoli e poi niente le dedica quasi una lettera d’amore.» Intervista all’autore su Dols Magazine
- Il Mattino 12/09/2015 | Racconti dalla città che dorme (estratto del libro)
- Il blog letterario di Chiara’s angels | Recensione a “Vedi Napoli e poi niente”
- Il piacere di scrivere | Intervista all’autore
- Radio Club 91 | Intervista a Corrado Castiglione 05/10/2015
- Paolo Pappatà su Mangialibri | Recensione alla raccolta di racconti: 2 panini
Descrizione
Descrizione
Nove racconti attraversano la città che dorme anche quando è sveglia in un viaggio a volte reale e altre immaginifico.
Dalle cave di tufo della Sanità al mare di Mergellina, dai presepi di San Gregorio Armeno alla vecchia acciaieria di Coroglio.
Salti temporali si susseguono in passati remoti o paralleli: dal Medioevo, che salutò il grande Federico II, alla fine del Novecento, che vide ucciso nientemeno che il sindaco.
Sulla scena si alternano uomini e donne, ambizioni e bassezze, da Cola Pesce a Maradona, dal barbone che scriveva ai giornali alla donna che fittava l’utero ai Quartieri Spagnoli.
Così la città sospesa tra oleografia e campanilismo sciovinista diventa metafora di ogni città.
Calvino diceva che le sue città invisibili «sono un sogno che nasce dal cuore delle città invivibili». Questi nove racconti inseguono quel sogno, perché città felici «continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici».